(g.l.) Sulle colline di Ciconicco sta per tornare, per la 43ª volta, la Passione di Cristo: l’appuntamento è per venerdì prossimo, con replica sabato. Anche quest’anno, dunque, un’edizione settembrina a causa dell’emergenza sanitaria che ne ha impedito l’allestimento durante la Settimana Santa. Ma, proprio per evitare di interrompere questa bellissima tradizione, “Un Grup di Amis” ha deciso di ambientarla nuovamente in questo mese di inizio autunno.
La Sacra rappresentazione della Passione di Cristo, nella frazione di Fagagna, è appunto nata il Venerdì Santo quale momento di fede e di riflessione sulla vicenda umana di Gesù. Pertanto, non sarà di certo una consuetudine proporla in settembre. Ma, come si diceva, la situazione contingente, legata proprio alla pandemia, non ha permesso di realizzare questa manifestazione nel periodo pasquale e pertanto, per il secondo anno, ha costretto gli organizzatori a ripiegare in questo periodo. La cui scelta non è casuale. Infatti già lo scorso anno, la Congregazione vaticana del Culto Divino aveva dato indicazioni sul periodo attraverso il Decreto in tempo di Covid-19.
L’organizzazione del “Grup di Amis”, grazie all’appassionata e sapiente guida e regia del suo presidente, Andrea Schiffo, sia nel 2020 che in questa edizione, è stata pertanto in grado di organizzare le prove e di allestire la manifestazione nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Infatti, in tutte le comunicazioni ci sono le indicazioni di come si può accedere, in sicurezza, nello spazio riservato alla rievocazione.
Realizzare la Passione di Cristo in questo periodo, per il sodalizio ciconicchese, assume diversi significati. «Innanzitutto – si sottolinea in una nota – mantenere viva una tradizione che da ben 43 anni caratterizza il paese collinare. Creare momenti di aggregazione, pur nel rigoroso rispetto della normativa anti-Covid, in un periodo assai povero di occasioni di incontro. Mantenere viva una relazione interpersonale tra le numerose persone impegnate, nei diversi ruoli, a organizzare la Via Crucis. Rafforzare il senso di comunità in quanto questa manifestazione inclusiva e aperta a tutte le collaborazioni del territorio. Ci saranno certamente delle defezioni tra le persone che abitualmente frequentano le colline di Ciconicco nella fase preparatoria della Via Crucis a causa della situazione sanitaria, come certamente ci sarà grande attenzione da parte delle numerose persone che verranno a vedere la manifestazione il 17 e 18 settembre, ma la volontà di custodire in modo attivo questo bene immateriale vuole significare anche la “forza” che possiede la parola di Cristo».
«Nel periodo storico che stiamo vivendo – concludono gli organizzatori – questa manifestazione rappresenta, con maggiore incisività, un riferimento sociale e culturale che attraversa le generazioni. L’Associazione culturale “Un Grup di Amis” è fortemente impegnata, ad operare, con il fine di tenere in vita tutte quelle che sono le buone pratiche di conservazione del patrimonio immateriale della nostra Passione». Come è noto, la Via Crucis di Ciconicco fa parte di una rete nazionale di manifestazioni denominata “Europassione per l’Italia” – presieduta proprio dal ciconicchese Flavio Sialino, da sempre “anima” della locale rievocazione – la quale sta finalizzando la candidatura, all’Unesco, della rete delle Sacre rappresentazioni italiane come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
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In copertina, la scena centrale della Crocifissione a Ciconicco; qui sopra, il pubblico sempre numeroso che assiste alla Sacra rappresentazione.